Soggettivo quanto invisibile l’olfatto è solo al quinto posto fra i nostri sensi, ma è capace di influire in modo inaspettato su emozioni e ricordi. Un viaggio fra terre di profumi, innovazioni e storie evocative

Immersi come siamo fra oggetti fisici e attività digitali sempre e solo collegati con un mondo visuale, riusciamo – per fortuna! - ancora a provare stupore e soprattutto piacere quando veniamo investiti da un profumo, la più eterea, istintiva, primordiale e incontrollabile fra le esperienze. Gli odori e i profumi hanno la capacità di far tornare in mente episodi del passato, riattivare emozioni lontane, farne provare di nuove; insomma: farci stare bene.

Per favorire la concentrazione, il sonno, cambiare l’energia di un ambiente, ma anche lenire infiammazioni respiratorie, rilassare o purificare l’aria, il mondo delle fragranze affonda le proprie radici in antichi saperi che di volta in volta ritrovano attualità in un mercato in continua evoluzione.

“Le note olfattive nella profumeria – spiega Carpentieri Profumi, azienda artigiana nata nel 1967 nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte in Calabria, terra di fragranze mediterranee come Bergamotto, Gelsomino, Ginestra, Zagara... - servono a descrivere gli odori che possono essere percepiti al momento dell'applicazione di un profumo”. Esse vengono divise in tre classi “le note di testa (o note capitale), le note di cuore (o note centrali) e le note di fondo; ogni raggruppamento di note olfattive indica il gruppo di odori che possono essere rilevati a seconda del tempo passato dall'applicazione di un profumo. La combinazione dei tre gruppi di note costituisce la piramide olfattiva, che serve a descrivere i profumi”.

Dal legame con un altro territorio carico di storia e tradizioni come la Toscana, nasce Chiara Firenze che interpreta in chiave odierna l’antica tradizione dell’arte della lavorazione delle essenze nella città di Firenze. La sua unicità risiede nella cura artigiana, dove tutte le fasi sono compiute manualmente. Il packaging si affida ai contenitori in vetro dalle eleganti etichette, chiusi con tappi in legno e sigillati con cavi di rame.

Ancorato alla storia e alla tradizione toscane anche Wally, marchio fondato nel 1925 con il nome di Industria Chimica Pratese Colori e Affini (oggi L.C.P.L.A. srl), che a tutt’oggi ripropone, alla luce delle nuove conoscenze cosmetologiche, formulazioni proprie dei prodotti artigianali di un tempo. Le essenze utilizzate per profumi e profumazioni sono studiate per evocare sensazioni olfattive proprie della regione Toscana. Il Catalogo Wally propone, fra gli altri, emanatori di fragranze per ambiente, profumatori per biancheria, carta profumata alla lavanda, profumi, acque di colonia e talco profumato nella confezione originale degli anni ’20, oltre a saponi, bagnodoccia, sali da bagno, shampoo, balsamo, creme.

La tradizione viaggia di pari passo con l’innovazione: dalla Francia arriva la ceramica microporosa inventata da Esteban, che nel corso dei i suoi 35 anni di esperienza ha reso popolare l’impiego dell’incenso giapponese e anticipato la diffusione delle candele profumate in cera vegetale al 100%. “Il profumo è un messaggio universale per condividere emozioni e favorire l’arte del vivere insieme”, sottolinea Esteban che unisce la vocazione francese del saper fare con il procedimento industriale. Oltre il 90% della produzione è realizzata in Francia.

L’innovazione è il filo conduttore anche della produzione di Gruppo Motta, che con il marchio Muhà opera un lavoro di ricerca attorno a un’eccellenza italiana, per renderla alla portata dei consumatori nazionali e internazionali: una linea di profumazioni d’ambiente che unisce la ricercatezza e la qualità Made in Italy delle fragranze, con il design dei dispositivi di profumazione. Per conferire maggior carattere al prodotto, Muhà punta sull’uso del colore.