La sostenibilità del futuro mette al centro le persone, guardando ad ambiente e territorio come risorse primarie
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La sostenibilità del futuro mette al centro le persone, guardando ad ambiente e territorio come risorse primarie

La Distribuzione Moderna punta sempre di più sulla sostenibilità, come evidenzia il Bilancio di Sostenibilità di Settore 2020 (BSS), realizzato da Federdistribuzione, in collaborazione con Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano), e giunto alla quarta tappa di un percorso decennale avviato con la prima edizione pubblicata nel 2012. 

Un rapporto che esplora sei macro aree di rendicontazione (clienti, collaboratori, fornitori, ambiente, comunità, comunicazione e trasparenza) attraverso ben 103 indicatori più un index unico, novità 2020, che rappresenta la media, per area e per edizione, della percentuale di diffusione tra le aziende delle pratiche comuni analizzate. Uno strumento riassuntivo, di immediata lettura, quindi, che diventa così una cartina tornasole per comprendere come l’impegno delle aziende distributive in termini di sostenibilità sia progredito in questi ultimi anni.

 

 

IL BILANCIO DELLA SOSTENIBILITA’

 

Il Bilancio 2020 rendiconta, infatti, la percentuale di diffusione delle pratiche nelle aziende, facendo un raffronto con l’edizione 2017 (anno di pubblicazione del precedente BSS), ma presenta anche un quadro delle attività svolte dalle aziende della Distribuzione Moderna nel 2020 per fronteggiare l’emergenza Covid: negozi alimentari sempre aperti, diventati un presidio fondamentale per la popolazione; più spazio al Made in Italy negli assortimenti, per sostenere le filiere più colpite; donazioni a istituti sanitari ed enti di ricerca; la collaborazione con enti caritativi per la raccolta e donazione gratuita di prodotti o per l’organizzazione del recapito della spesa nelle case; la “spesa sospesa” e la consegna gratuita a domicilio alle categorie di persone più fragili come gli anziani o le persone impossibilitate a lasciare la propria abitazione.

 

UNA NETTA CRESCITA DELL’ATTENZIONE

 

Come detto, a testimonianza dell’incremento di attenzione e dell’impegno ad integrare, ogni anno di più, la sostenibilità nella quotidianità aziendale, l’edizione 2020 del report si è arricchita con un indicatore unico che ha evidenziato un costante aumento, nell’adozione di best practice sostenibili da parte delle aziende, registrato negli anni: dal 72% nel 2014 al 76% del 2017, fino all’80% del 2020. Un’evidenza, questa, sottolineata anche dai singoli indici. Esplorando nel dettaglio le sei macro aree di rilevazione che caratterizzano l’analisi sin dalla sua prima edizione, infatti, si nota come tutti gli indicatori abbiano avuto una crescita continua nel tempo.

 

 

LE PERSONE AL CENTRO

 

Le aziende hanno incrementato l’attenzione verso i propri clienti, sempre più informati e attenti alle tematiche legate alla sostenibilità, registrando una crescita complessiva dell’area “i clienti nel cuore” di 8 punti percentuali. In netto rialzo l’attenzione verso i dipendenti, diventati anche grazie allo sviluppo digitale delle organizzazioni, dei veri e propri “ambassador” dei valori di impresa: si rileva un incremento del +18% delle iniziative orientate alle pari opportunità e una crescita complessiva delle attività riassunte nell’area “I collaboratori al centro” di 10 punti percentuali.

 

 

L’AMBIENTE PRIMA DI TUTTO

 

L’impegno in termini di sostenibilità ambientale, invece, si declina sulla doppia direttrice del ridurre gli impatti diretti e creare consapevolezza all’interno della filiera. Risulta chiaro, quindi, che si tratti di una missione prioritaria per tutte le aziende del Bel Paese e in questo senso, infatti, l’analisi sottolinea come il 100% del campione preso in considerazione abbia effettuato investimenti per la riduzione dei consumi energetici e per ottimizzare la gestione dei rifiuti. Sotto questo profilo, inoltre, dal rapporto emerge anche come la Distribuzione Moderna italiana si confermi in prima linea nei rapporti con i fornitori, con un impegno concreto a contribuire al miglioramento della filiera, più responsabile e sostenibile, e con una forte attenzione al Made In Italy, selezionando fornitori con cui condivida i medesimi principi etici, stabilendo legami solidi e duraturi con le PMI e valorizzando i prodotti e le eccellenze locali.

 

 

A SOSTEGNO DI FORMAZIONE E TERRITORIO

 

Guardando al futuro, infine, non manca poi l’attenzione al territorio e alle comunità locali, con il 100% di aziende che hanno attivato collaborazioni con associazioni ed enti del terzo settore per la redistribuzione di eccedenze alimentari, o con scuole e università per partnership e borse di studio. Un set di strumenti e opportunità che vanno comunicate nel migliore modo possibile anche per portare le realtà locali a fidarsi della forza e della capacità strutturale della filiera. Per questo, tra gli elementi cardine del Bilancio di Sostenibilità troviamo anche la comunicazione e il valore della trasparenza, con il 94% delle imprese che vanta un codice etico e di condotta aziendale e che hanno implementato strumenti per rendicontare e raccontare la sostenibilità al proprio pubblico al fine di poter diventare dei veri e propri punti di riferimento per la riattivazione di un network di prossimità quanto mai essenziale in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo e nel quale la collaborazione e la vicinanza può rappresentare il vero asso nella manica per ottenere il successo.