Il prodotto italiano visto dai buyer internazionali
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Il prodotto italiano visto dai buyer internazionali

Made in Italy, esclusività, artigianalità, sostenibilità, circolarità, attenzione ai materiali. Le esigenze e le aspettative (soddisfatte) dei buyer internazionali di HOMI.

Dalla Germania all’Estonia, dalla Lettonia alla Spagna, da Dubai al Canada passando per Francia e Polonia, i buyer che frequentano HOMI si trovano d’accordo su alcuni aspetti principali.

 

Partendo dalla constatazione che dopo l’esperienza di confinamento le persone hanno cambiato l’approccio sulla casa e cercano più comfort abitativo, i potenziali clienti sono effettivamente più sensibili all’artigianalità e al Made in Italy, alla sostenibilità, all’economia circolare, oltre che pronti agli acquisti on line. Aspetto, quest’ultimo, decisivo ad esempio per Federico Civitillo, cofondatore e direttore di Vackart, e-commerce di elementi d’arredo con base a Barcellona.

 

“Il punto di forza di HOMI rispetto ad altre manifestazioni simili – afferma Civitillo - è la concentrazione di brand Made in Italy, con prezzi competitivi e accessibili per un pubblico eterogeneo”. Rispetto alla diffusione del sistema e-commerce, constata inoltre: “la prima volta che visitammo HOMI nel 2015, quando dissi che ero proprietario di un e-commerce venni guardato con sospetto. Oggi è esattamente l’opposto (la pandemia ha fatto il suo): la crescita dell’e-commerce è ormai chiara e le aziende sono interessate ad ampliare il loro canale di vendita attraverso vendite on line. Da tenere presente che nonostante l’e-commerce sia orientato prevalentemente al mercato B2C, si amplia anche l’interesse da parte del B2B (ristoranti, bar, hotel) che una volta si rivolgevano al canale retail tradizionale. Ora riconoscono la maggior facilità dell’e-commerce, tanto in catalogo quanto per i tempi di consegna. Fattore molto importante nel settore dell’arredamento di interni”.

 

Sottolinea Civitillo: “il brand italiano è segno indiscutibile di garanzia di prodotto di qualità. Il problema che c’è sempre stato – parlo per il mercato spagnolo – è che è sempre stato associato a prezzi elevati. L’opportunità di HOMI è trovare brand italiani di qualità con prezzi accessibili che possano essere venduti a un mercato di classe media. Da questa esperienza vorrei portarmi a casa diversi brand italiani, chiudere una collaborazione da permettere loro l’entrata nel mercato spagnolo e diventare referente e-commerce per brand italiani all’estero”.

 

Interessante anche la percezione sull’aspetto sostenibile dei prodotti in mostra: “il valore aggiunto di questa edizione di HOMI è il forte sviluppo dei brand in tema di sostenibilità e upcycling: un aspetto importante su cui puntare nel 2021. A partire da oggi non si dovrebbe più lavorare con brand che non seguano questi standard”. E, conclude Civitillo: “sono contento di averne trovati diversi il cui core business è rivolto al valore di queste caratteristiche e di questi standard”.

 

Anche Maria, rappresentante per la Polonia della piattaforma e-commerce Westwing, si sofferma su questi aspetti: “di HOMI apprezzo la varietà dei prodotti e la qualità. Mi hanno colpito l’attenzione alla sostenibilità e i prodotti riciclabili e multifunzionali. Il made in Italy è sempre molto richiesto per il mercato polacco”.

 

Sull’importanza del Made in Italy si sofferma anche la francese Annick Boucher, buyer per i department store parigini Galeries Lafayette e BHV Marais. “È la prima volta a HOMI e sono contenta di scoprire qui marche che non si possono trovare alle fiere internazionali. Questo salone è incentrato sulle marche italiane con attenzione all’artigianato, il che ci consente di differenziarci dai nomi noti internazionalmente sul mercato. Ho inoltre notato che ci sono prodotti realizzati con materiali riciclati e riciclabili ed è importante trovare nuovi fornitori che siano coerenti con questo filone”.

 

Sulla stessa linea la tedesca Daniela Lendzion, buyer per Casa Vivendi, soddisfatta di aver trovato idee ottime oltre che economicamente buone per l’ambiente, da usare per cose diverse senza sprechi. “È proprio ciò che i nostri clienti cercano”, afferma.

 

Apprezzamento e interesse per i prodotti innovativi soprattutto artigianali anche da parte della canadese Adriana Boulsen che rappresenta una compagnia di distribuzione basata a Toronto. “Mi piace HOMI perché si trovano prodotti che da noi mancano. In seguito alla pandemia la gente si è interessata maggiormente alla casa cercando prodotti artistici e handmade, con un occhio di riguardo al Made In Italy noto nel mondo, che mi piace perché so di poter trovare qui”.

 

Di HOMI, i buyer apprezzano anche le dimensioni: “è una fiera dove si trovano aziende che non espongono nelle grandi fiere internazionali. Si possono trovare belle realtà in ambito tessile e materiali naturali” afferma Svetlana di Muster (Skandi Sisustus OÜ), “qui si trovano i trend e le piccole società manifatturiere come quelle che producono i vetri di Murano e perciò è interessante e bello essere qui di nuovo… I clienti cercano il comfort e prodotti sostenibili, soprattutto dopo la pandemia. Siamo interessati a vedere come i clienti reagiscono ai nuovi prodotti post pandemia”.

 

Sulla stessa linea anche la lituana Alma che rappresenta sei negozi di home e interior. “Qui si trovano i trend e le piccole società manifatturiere per chi come noi cerca prodotti per home interior, vetri, regali…”

 

Sulagna da Dubai, buyer per Home Centre, il maggiore retailer del Medio Oriente, è in cerca di nuovi mercati. “In passato abbiamo importato molto dalla Cina. Vogliamo esplorare i mercati Italiani, olandesi, polacchi e vedo molto potenziale per un buon business e davvero spero di poter partecipare anche alla prossima edizione. È bello essere a HOMI” conclude.