Imprese artigiane. Il posto che ci piace si chiama Mondo
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Imprese artigiane. Il posto che ci piace si chiama Mondo

Qualità, sostenibilità, valorizzazione del territorio e innovazione: sono questi i valori che permettono alle imprese italiane di guardare all’export con maggiore fiducia. “La reazione delle imprese a questo ultimo anno di difficoltà è stata tutto sommato positiva, come anche la loro capacità di competere sui mercati internazionali”. L’intervista a Gabriella Degano, responsabile Settore Internazionalizzazione e Promozione di Confartigianato 

Il futuro del Made in Italy e le potenzialità delle imprese artigiane raccontate da Gabriella Degano, responsabile Settore Internazionalizzazione e Promozione di Confartigianato

 

 

Da un punto di vista del consumatore: ci sono state nuove particolari sensibilità negli acquisti?

 

Oggi c’è un’accresciuta consapevolezza da parte del consumatore nei confronti dei prodotti di qualità. C’è molta più informazione rispetto al passato. I social network permettono a molte imprese, anche piccole e piccolissime, di raggiungere un numero considerevole di potenziali acquirenti.

 

Crediamo che l’artigianato rappresenti un valore. Un valore che parte dalle persone e arriva al prodotto finale. Per questo noi di Confartigianato amiamo parlare di VALORE ARTIGIANO, un concetto che racchiude ed esalta il DNA di milioni di imprenditori italiani ed arriva diritto al cuore del consumatore. Un DNA fatto di storie personali, di tentativi, di ricerca, di valorizzazione delle materie prime e di attenzione alla qualità del prodotto finale.

 

Oggi purtroppo scontiamo un periodo di grossa difficoltà da parte delle famiglie che sta incidendo sulla loro capacità di acquisto. Crediamo però che il consumatore sia un consumatore attento, consapevole che l’acquisto di prodotti di qualità determina soddisfazione nell’acquisto e percezione di “investimento” e non di mera spesa.

 

 

Da parte delle aziende: come si sono mosse in questo particolare anno. Hanno posto una maggior attenzione a questi temi? C’é un reale “nuovo” interesse “ verso il made in Italy e Aziende nuove che si sono convertite o avvicinate a queste produzioni per diversificarsi?

 

 

Le aziende artigiane sono il Made in Italy. Sono le imprese che ogni giorno investono nella qualità. Un concetto di qualità a 360 gradi che significa innanzitutto territorio, con i valori che esprime, la tipicità delle produzioni e delle lavorazioni, la peculiarità delle materie prime. Un concetto che significa inoltre “centralità della persona” che quotidianamente è alla ricerca di nuove idee e soluzioni per essere vicino alle esigenze del proprio cliente.

 

Un concetto che significa “fare su misura”, connotazione fondamentale del lavoro artigiano e guida sicura per distinguersi dalle produzioni di massa e in serie.

 

Altro elemento sul quale le imprese artigiane stanno focalizzando l’attenzione ed investendo è la sostenibilità anche in riferimento alle politiche sull’”End of waste” e le opportunità che potrebbero nascere dalle dinamiche di economia circolare sul riuso.

Su quest’ultimo aspetto riteniamo che sia un correlato e sensibile interesse da parte dei consumatori.

 

 

 

Qual è il valore dell’artigianalità oggi?   Cosa rappresenta il Made in Italy?

 

 

Il Made in Italy, pur rimanendo un miraggio dal punto di vista normativo, rimane ancora oggi un asset fondamentale per le politiche commerciali e di promozione. È un faro che guida quotidianamente gli imprenditori artigiani e che rappresenta soprattutto il bello e il ben fatto in Italia. Il Made in Italy deve essere soprattutto questo e deve essere ulteriormente rafforzato prevedendo che tutta la catena di produzione debba avvenire nel nostro paese.

 

Leggiamo in questi giorni del desiderio del Presidente Biden di creare il marchio “Made in USA”. Se sdoganato sarà un grande pericolo e una grande sfida allo stesso tempo. Per questo crediamo che occorra al più presto riaprire il dossier europeo sul Made In Italy.

 

 

 

Mercati esteri: quali andamenti subisce il prodotto made in Italy nei mercati dove è più importante? Ravvedete nuovi sbocchi, nuove sensibilità? 

 

 

Nonostante la crisi che ha colpito tutti i settori manifatturieri, la reazione delle imprese è stata tutto sommato positiva, come anche la loro capacità di competere sui mercati internazionali, in particolare quelle avanzati, che continuano a rappresentare i principali mercati di sbocco per il nostro export- come mostra l’ultimo rapporto ISTAT sull’export.

 

Nonostante le difficoltà attuali, la capacità di competere sui mercati internazionali rimane caratterizzata da una crescente qualità dell’offerta del made in Italy, che poggia sicuramente sull’apporto delle micro e piccole imprese con elevata vocazione artigiana. Tale fenomeno va dal migliore design ad una più alta qualità delle materie prime, fino all’introduzione di nuove funzionalità e processi innovativi.

 

Crediamo che la sostenibilità stia diventando sempre più parte integrante e determinante per l’export. Una presa di posizione netta nei confronti dell’impatto ambientale e sociale del proprio business significa allargare questa attenzione anche a tutti i partner della filiera produttiva, creando un sistema virtuoso che non si limita ad agire per l’immediato, ma punta ad orizzonti futuri.

 

Altro elemento sul quale le imprese artigiane stanno focalizzando la loro attenzione è il digitale come leva strategica per l’export.

Le aziende che sapranno accelerare la transizione al digitale ed alla sostenibilità potranno sicuramente uscire più forti dalla crisi del Covid-19 ed essere più competitivi sui mercati internazionali.