La ricerca del bello e ben fatto
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La ricerca del bello e ben fatto

I buyer internazionali si preparano a incontrare a HOMI l’offerta italiana 

La visione innovativa di HOMI incentrata sul mondo dell’abitare e dei suoi trend si metterà, ancora una volta, al servizio delle esigenze di buyer e di partner per essere sempre più strumento di ispirazione e di business e, al contempo, valorizzare i contenuti dell’offerta. Un progetto tailor made studiato sui desiderata dei compratori, veri mattatori di ogni kermesse che si rispetti, con i quali HOMI ha quel rapporto diretto fatto di una precisa disamina delle loro opinioni che permette a entrambe le parti di essere allineate e di trasformare le opportunità in gesti concreti.

 

Un ascolto attivo portato avanti durante tutto l’anno da cui sono emersi dettagli interessanti, a cominciare dalla discriminante del Made in Italy, che orienta sempre di più le scelte dei buyer esteri: l’origine italiana dei prodotti fa sempre la differenza, unitamente alla qualità e al contenuto di design di quello che si acquista. Un discorso che vale sia all’interno dei confini europei che nel Far East, come confermano Karimi Nouelati di Roomours negli Emirati Arabi (sottolineando anche il valore prioritario della sostenibilità) e Yury Chernyshov di Relan Zero in Russia, che rivela come proprio nel suo Paese il Made in Italy sia sinonimo di creatività e di artigianalità e vada per la maggiore. Del resto la selezione del department store russo si basa, da sempre, su realtà importanti dotate di una precisa visione tradotta in progetti rinomati in termini di tecnologia e di materiali utilizzati, orientata a quelle aziende italiane leader di settore - come B&B Italia, Giorgetti, Boffi, Flos – con le quali vanta una collaborazione ventennale.

 

Il fatto è, sottolinea l’egiziano Mohamed Esmat, Concept Manager di Orient International Trading L.C.C., “che gli italiani hanno la capacità di produrre prodotti contemporanei a prezzi competitivi, paragonabili alla Cina”.

 

La preferenza accordata alla creatività di origine italiana vale anche per la Germania perché “i prodotti del Made in Italy sono sempre speciali e unici” proprio per il valore assoluto della loro essenza, come rivela Karin Schlüßlhuber di Myangel. Certamente gli effetti della crisi pandemica non hanno risparmiato il mercato tedesco in cui risaltano due tendenze, quella di una proposta molto economica e il suo esatto contrario, che sono esattamente i poli lungo cui si articoleranno gli acquisti della buyer nei mesi prossimi.

 

E, se l’attenzione alla sostenibilità si è tradotta anche in un atteggiamento rivolto al piano economico – con le attenzioni per i pagamenti e differenti modalità a beneficio dei clienti, come rivelano il buyer russo, seguito da quello egiziano che fa notare quanto i clienti sappiano attendere le promozioni e le vendite più “attraenti” – grande attesa c’è per la visita di settembre e per quello che si aspettano i compratori. Non ha dubbi lo stesso Karimi Nouelati il cui obiettivo sarà quello di iniziare nuove collaborazioni e di trovare in fiera uno spaccato delle nuove tendenze, mentre da Relan Zero il desiderio principale è quello di ritrovare le aziende partner del passato, per capire come hanno vissuto questo periodo e studiare insieme nuove soluzioni per ripartire con ancora più entusiasmo.

 

Per chi come Mohamed Esmat si occupa di di casa e arredi, il focus sarà principalmente su cucina, tavola, gadget, bagno e biancheria. In occasione di Homi, Orient International intende guardare alle tendenze del mercato, sia attuali che quelle previste per la stagione. “La selezione dei prodotti si basa sul design e sul valore; in alcuni casi miglioriamo il design in base alle esigenze del mercato”.

 

Incentrato al pragmatismo l’atteggiamento del buyer tedesco che, conoscendo alla perfezione i desiderata dei suoi clienti, sa che la proposta di HOMI sarà come sempre quanto più esaustiva possibile e che le sue scelte si orienteranno principalmente su oggetti “belli” dell’home décor, soprattutto su specchi e tappeti.